Re: [DISCUSSIONE] Il destino del SIS
Inviato: 18/08/2015, 22:00
A questo punto, per me occorre espungere tutta la parte relative agli enti governativi e al SIS nella legge V 7/15 "Testo Unico sugli enti".
In più, aggiungere nel Regolamento del Congresso un articolo relativo alla concessione di cittadinanze.
Ad ora, il Presidente o il Ministro degli Esteri scavalcano il SIS per caldeggiare o chiedere la concessione di cittadinanze, e questa sovrapposizione genera confusione e scarsa considerazione nei confronti del SIS. In più, i congressisti che non accedono al forum (ormai quasi un terzo del Congresso) e coloro i quali non sono capitati per caso nell'apposita sezione, piuttosto nascosta, sono all'oscuro di ciò che debbono fare in materia di richieste di cittadinanza: gli ignoranti e gli incuranti delle regole sono mischiati in un unico calderone di scarsa responsabilità. Quest'innovazione normativa da un lato accresce la responsabilità dei singoli congressisti, dall'altro prevede un duplice strumento di formazione: il messaggio di benvenuto del Presidente del Congresso uscente - che invita a non concedere cittadinanza ad alcuno se non espressamente richiesto dal Governo, ed, eventualmente, la comunicazione del Ministero degli Affari Esteri in caso di richieste da non approvare per alcun motivo (si è già sperimentato questo mese con la richiesta di Mr.Santinoo, con messaggi inviati ai capigruppo e un thread in forum). Questo sistema di alert inviati ai congressisti dovrebbe mettere la Nazione a prova di nabbo.
In più, aggiungere nel Regolamento del Congresso un articolo relativo alla concessione di cittadinanze.
I congressisti sono tenuti a non concedere cittadinanze ad alcuno che non sia eitaliano e conosciuto da loro personalmente: ogni congressista è responsabile degli utenti cui conferisce cittadinanza.
Il Ministero degli Affari Esteri si occupa di vagliare le richieste di cittadinanze, per individuare quelle accettabili - anche in deroga a quanto previsto da questo articolo, e quelle che necessitano di assoluto diniego, in modo da darne comunicazione al Congresso.
Ogni mese, al momento dell'insediamento, il Presidente del Congresso uscente invia un messaggio a tutti i nuovi congressisti, per edurli relativamente alla prassi da rispettare per accettare richieste di cittadinanza.
Ad ora, il Presidente o il Ministro degli Esteri scavalcano il SIS per caldeggiare o chiedere la concessione di cittadinanze, e questa sovrapposizione genera confusione e scarsa considerazione nei confronti del SIS. In più, i congressisti che non accedono al forum (ormai quasi un terzo del Congresso) e coloro i quali non sono capitati per caso nell'apposita sezione, piuttosto nascosta, sono all'oscuro di ciò che debbono fare in materia di richieste di cittadinanza: gli ignoranti e gli incuranti delle regole sono mischiati in un unico calderone di scarsa responsabilità. Quest'innovazione normativa da un lato accresce la responsabilità dei singoli congressisti, dall'altro prevede un duplice strumento di formazione: il messaggio di benvenuto del Presidente del Congresso uscente - che invita a non concedere cittadinanza ad alcuno se non espressamente richiesto dal Governo, ed, eventualmente, la comunicazione del Ministero degli Affari Esteri in caso di richieste da non approvare per alcun motivo (si è già sperimentato questo mese con la richiesta di Mr.Santinoo, con messaggi inviati ai capigruppo e un thread in forum). Questo sistema di alert inviati ai congressisti dovrebbe mettere la Nazione a prova di nabbo.